Pubblicato mercoledì 26 giugno 2019
La supplementazione di vitamina D sarebbe in grado di aumentare l’efficacia delle lacrime artificiali e rappresentare un ausilio importante per i pazienti sofferenti di malattia dell’occhio secco, stando ai risultati di uno studio coreano recentemente pubblicati sulla rivista Cornea.
Nello specifico, lo studio ha dimostrato che l’effetto delle lacrime artificiali contenenti lipidi e basate su carbomer (CLAT), come pure l’effetto dell’acido ialuronico, somministrati per via topica, sarebbe dipendente dai livelli sierici di 25(OH)D e che la supplementazione vitaminica ha aumentato l’efficacia delle sostanze lubrificanti oculari succitate nel trattamento della secchezza oculare.
Razionale e obiettivi dello studio
La malattia dell’occhio sesso è una patologia che interessa il film lacrimale e la superficie oculare, causa di fastidio e dolore all’occhio. La patofisiologia di questa condizione comporta la presenza di instabilità del film lacrimale e l’infiammazione della superficie oculare.
Normalmente, la sindrome dell’occhio secco viene trattata con la somministrazione topica di lacrime artificiali a base di ialuronato di sodio o a base di carbomer e contenenti lipidi (CLAT), come pure con agenti anti-infiammatori o siero autologo.
Ad oggi, tuttavia, gli esiti di queste procedure non possono essere predetti, e i fattori associati con l’occhio secco refrattario ai trattamenti sopra indicati restano ancora poco chiari.
A livello oculare, gli studi disponibili ci dicono che la vitamina D influenza la sintesi dei surfattanti, come pure l’abilità del calcio di legarsi alle proteine e, last but not least. L’inibizione dei processi infiammatori.
La supplementazione vitaminica D, pertanto, potrebbe essere utilizzata come possibile terapia adiuvante ai trattamenti convenzionali impiegati per queste sindrome oculare.
L’obiettivo di questo studio, pertanto, è stato quello di studiare l’efficacia delle preparazioni lubrificanti oculari in uso in pazienti affetti da sindrome dell’occhio secco sulla base dei livelli sierici di 25(OH)D e di un intervento di supplementazione vitaminica con colecalciferolo.
Disegno dello studio e risultati principali
Lo studio, avente un disegno osservazionale retrospettivo, ha reclutato 116 pazienti con sindrome dell’occhio secco, diagnosticata tra il 2015 e il 2016.
I partecipanti allo studio sono stati suddivisi, in base ai livelli sierici di 25(OH)D, in individui con o senza deficit vitaminico D (12 mg/ml)
A questo punto, i pazienti hanno scelto la modalità di supplementazione vitaminica D preferita in base alle opzioni disponibili seguenti:
assenza di supplementazione
iniezione intramuscolo di 200.000 UI di colecalciferolo
trattamento orale con 2.000 UI/die di calciferolo
Gli effetti della supplementazione vitaminica sul film lacrimale sono stati valutati due settimane più tardi e messi a confronto con quelli di partenza. I parametri considerati per la valutazione sono stati il punteggio OSDI (Ocular Surface Disease), il punteggio VAS dolore, l’iperemia congiuntivale, il tempo di rottura del film lacrimale (BUT), il punteggio di colorazione corneale con fluoresceina e il test di Schirmer.
Dall’analisi dei dati è emersa una riduzione del punteggio OSDI e di quello riportato sulla scala VAS dolore nei pazienti trattati con lacrime artificiali (CLAR e acido ialuronico) rispetto ai valori di partenza, indipendentemente dai livelli di 25(OH)D.
Al contrario, il punteggio BUT, quello di colorazione congiuntivale con fluoresceina e l’iperemia congiuntivale sono risultati inalterati dall’applicazione dall’applicazione di lacrime artificiali nei pazienti con deficit vitaminico D mentre sono migliorati nel gruppo con assenza di carenza vitaminica .
Da ultimo, la supplementazione vitaminica intramuscolare ha determinato un miglioramento del punteggio OSDI, BUT e dell’iperemia congiuntivale.
Riassumendo
In conclusione, la supplementazione vitaminica D potrebbe allevare i segni e i sintomi della sindrome dell’occhio secco. Assicura l’integrità del film lacrimale e il buono stato di salute della superficie oculare, riducendo l’infiammazione.
“L’effetto osservato – aggiungono i ricercatori – dipenderebbe dalla capacità delle lacrime artificiali di funzionare in relazione ai livelli vitaminici presenti nel sangue. Pertanto la supplementazione vitaminica D potrebbe essere utilizzata come possibile terapia adiuvente nel trattamento della sindrome dell’occhio secco”.
Bibliografia
Hwang JS et al. Vitamin D Enhances the Efficacy of Topical Artificial Tears in
Patients With Dry Eye Disease. Cornea 2019;38:304–310
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