Pubblicato sabato 20 ottobre 2018
La carenza di vitamina D sembra essere associata ad un incremento della mortalità per sepsi in donne in post-menopausa, stando ai risultati di un poster presentato nel corso della IDWEEK 2018, tenutasi quest’anno a San Francisco, California (USA).
La sepsi, come è noto, rappresenta una delle cause principali di ospedalizzazione nei reparti di Medicina Intensiva, ed è causa di quasi 250.000 decessi ogni anno, ricordano gli autori del poster presentato al congresso.
“La vitamina D è in grado di inibire la produzione di interleuchine, di TNF ed anche di aumentare l’espressione di peptidi antimicrobici endogeni”.
Su questi presupposti è stato concepito il nuovo studio, nel corso del quale i ricercatori si sono prefissi l’obiettivo di scoprire e valutare se i tassi elevati di mortalità in caso di sepsi fossero influenzati da ridotte concentrazioni di vitamina D.
Per valutare questa associazione, è stato reclutate in questo studio prospettico un campione di donne partecipanti al the Women’s Health Initiative Vitamin D/Calcium trial, seguite per 15 anni.
Nello specifico, il campione di donne considerato era costituito da 10.814 donne, delle quali erano noti i livelli basali di 25(OH)D. Lo studio ha escluso, invece, pazienti nefropatiche o che auto-riferivano malattia oncologica, al fine di ridurre possibili irregolarità.
I ricercatori hanno definito come “deficit severo di vitamina D” una condizione determinata da livelli di 25(OH)D <12ng/ml e “deficit moderato di vitamina D” una condizione caratterizzata da livelli vitaminici compresi tra 12 e 20 ng/mL. Nel definire, invece, l’associazione esistente tra i livelli sierici di vitamina D e la mortalità per sepsi, sono ricorsi, invece, a modelli di hazard proporzionale di Cox.
Dai risultati è emerso che il deficit vitaminico D era presente nel 49,26% delle partecipanti allo studio, mentre il 57,7% del campione andato incontro a decesso causato da sepsi presentava una condizione di deficit vitaminico D.
I ricercatori hanno documentato valori di hazard ratio di mortalità da sepsi statisticamente significativi nelle pazienti con deficit vitaminico lieve (HR=1,19; IC95%=1-1,41) e severo (HR=1,82; IC95%=1,50-2,21) nei modelli statistici aggiustati in base all’età anagrafica.
Ciò detto, i ricercatori invitano a considerare i dati presentati come preliminari, da confermare in un clinical trial, al fine di valutare l’efficacia di un possibile intervento di supplementazione vitaminica D in pazienti con sepsi.
Bibliografia
Pinargote P, Qureshi R, Salazar W, et al. Prospective association of serum vitamin D level with sepsis-mortality in postmenopausal women: Results from the Woman’s Health Initiative. Presented at IDWeek 2018; October 3-7; San Francisco, California.