Livelli elevati di vitamina D potrebbero migliorare la forza muscolare



Stando ai risultati di uno studio pubblicato su PlosOne, gli individui con livelli più elevati di massa magra e di massa muscolare tendono ad avere livelli circolanti più elevati di vitamina D attiva, a suggerire un effetto benefico del colecalciferolo [1,25(OH)2], in termini di ottimizzazione della forza muscolare.

Razionale dello studio
Il declino associato con l’età della funzione muscolare rappresenta un problema di salute pubblica di crescente rilevanza, a causa del progressivo invecchiamento della popolazione.

Anche il deficit di vitamina D rappresenta una condizione a prevalenza elevata nella popolazione senescente: questa situazione carenziale è stata legata, in alcuni studi di letteratura, a perdita di massa e forza muscolare (sarcopenia), pur non essendo ancora chiaro il ruolo dei singoli metaboliti della vitamina nel determinare il fenotipo e la funzione muscolare

Di qui l’obiettivo del nuovo studio retrospettivo, condotto su una coorte di volontari sani, che ha quantificato le concentrazioni sieriche dei diversi metaboliti circolanti di vitamina D, valutandone l’impatto sui parametri della composizione dell’organismo/ funzione muscolare, nonché sull’espressione dei geni legati alla funzione muscolare.

Disegno dello studio e risultati principali
Lo studio ha reclutato una coorte di 116 individui sani di ambo i sessi, aventi un’età compresa tra i 20 e i 74 anni.

Per la misurazione dei livelli dei vari metaboliti (attivi e inattivi) della vitamina D, i ricercatori si sono avvalsi di una tecnologia innovativa. Inoltre, hanno sottoposto questi volontari a misurazioni del grasso corporeo e della massa magra – una misura indiretta della massa muscolare che si ottiene sottraendo il peso del grasso corporeo dal peso corporeo totale.

Analizzando i risultati, è emerso che i livelli sierici di vitamina D attiva [colecalciferolo –  1α,25(OH)2D3], ma non quelli di 25-idrossivitamina D [25(OH)D – il marker comunemente utilizzati per misurare i livelli circolanti di vitamina D nel sangue], correlavano positivamente come le misurazioni di forza a livello degli arti inferiori (potenza, velocità e altezza salto).

La massa magra correlava positivamente con i livelli di colecalciferolo nel sesso femminile.

I livelli sierici di 25(OH)D e di vitamina D inattiva (24,25(OH)2D3), invece, mostravano una relazione inversa con il grasso corporeo, correlando anche con i metaboliti steroidei nelle urine, a suggerire l’esistenza di un link con il metabolismo dei glucocorticoidi.

L’analisi sui trascritti genici dei 92 geni muscolari, inoltre, ha identificato la presenza RNA-messaggero del recettore della vitamina D (VDR) in tutte le biopsie muscolari effettuate.

L’espressione di questi trascritti era correlata in modo negativo con i livelli sierici di 25(OH)D, mentre correlava positivamente con la massa grassa.

Quanto all’espressione degli altri 91 geni muscolari analizzati mediante saggio di PCR, 24 correlavano positivamente con i livelli di 25(OH)D ma solo 4 correlavano con i livelli di colecalciferolo.

Implicazioni dello studio
I risultati di questo studio mostrano che, nonostante 25(OH)D sia molto potente nell’indurre l’espressione di geni muscolari, le concentrazioni circolanti di questo metabolita sono più strettamente legate alla massa grassa. Ciò implica che 25(OH)D è in grado di influenzare la funzione muscolare attraverso effetti indiretti sul tessuto adiposo.

Al contrario, invece, i livelli sierici di colecalciferolo mostrano effetti limitati sull’espressione dei geni muscolari, ma sono associati, almeno nel sesso femminile, ad un incremento sia della forza muscolare che della massa magra.

Tali effetti pleiotropici dell’insieme dei diversi metaboliti della vitamina D sulla funzione muscolare indicano che i prossimi studi sulla supplementazione di vitamina D non dovrebbero essere limitati all’analisi convenzionale del principale metabolita circolante della vitamina D.

Bibliografia
Hassan-Smith ZK et al. 25-hydroxyvitamin D3 and 1,25- dihydroxyvitamin D3 exert distinct effects on human skeletal muscle function and gene expression. PLoS ONE  (2017); 12(2): e0170665. doi:10.1371/journal.pone.0170665

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http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0170665