Pubblicato domenica 17 gennaio 2016
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È una sostanza essenziale per il nostro organismo, che si assume attraverso l’esposizione alla luce solare e la dieta e, in determinati casi, anche con l’uso di supplementi farmacologici. La fonte principale di vitamina D è proprio il sole: grazie ai raggi solari la nostra pelle, se correlata a una giusta esposizione, produce infatti circa l’80% del fabbisogno. Il resto deriva dalla nostra dieta.
Il suo ruolo principale è quello di aiutare il calcio a fissarsi nelle ossa. Recentemente, diversi studi hanno anche dimostrato come questa vitamina sia in grado di avere effetti scheletrici ed extrascheletrici.
La vitamina D viene sintetizzata, attraverso la pelle, sotto l’azione del sole quando la lunghezza d’onda della radiazione solare è tale da avere una determinata intensità. Questo avviene principalmente d’estate, stagione in cui la radiazione effettiva non supera però l’80% e la sintesi da parte della pelle non supera comunque i 2/3 del totale utile. Tra l’autunno e la primavera, invece, l’apporto garantito dal sole diminuisce in quanto diminuisce l’intensità della radiazione.
Inoltre, tanto più ci si allontana dall’Equatore, tanto meno i raggi solari sono capaci di “aiutarci” a produrre questa vitamina. Secondo studi recenti al di sopra del 37° parallelo nord (da Lampedusa in su) si delimita un’area detta “Zona d’inverno della Vitamina D”.
La vitamina D è inoltre conosciuta con due nomi diversi: “vitamina”, in quanto circa il 20% del fabbisogno lo possiamo recuperare da alimenti quali pesce grasso (salmone, aringa, tonno), latticini e tuorlo d’uovo, anche se presente in pochissime quantità; “pro-ormone”, ovvero sostanza capace di agire in distretti differenti rispetto al distretto in cui viene prodotta.
Quando si parla di vitamina D, in realtà si parla di un insieme di molecole a differente attività biologica. Il metabolita attivo della vitamina è l’1,25-diidrossicolecalciferolo [1,25(OH)2D3] o calcitriolo, che viene prodotto attraverso una serie di passaggi enzimatici a partire dalle due forme principali di vitamina D, il colecalciferolo o vitamina D3, e l’ergocalciferolo, o vitamina D2.
Il colecalciferolo (vitamina D3), deriva dal colesterolo ed è sintetizzato dagli organismi animali, mentre l’ergocalciferolo (vitamina D2) deriva dall’ergosterolo ed è presente nei vegetali.