Intervista realizzata al dott. Francesco Vierucci della Clinica Pediatrica di Pisa, in occasione del Congresso “Vitamina D e patologie del Metabolismo Osseo in Pediatria” svoltosi a Pisa il 17 maggio 2013
L’adolescente ha una struttura scheletrica in rapido accrescimento ed è un soggetto ad alto rischio di carenza di vitamina D. Infatti, sono stati descritti numerosi casi di rachitismo in età adolescenziale che si manifestano spesso con una sintomatologia subdola come dolori diffusi, ridotta performance fisica, difficoltà a salire le scale. Durante questa fase della vita è molto importante che il pediatria sia attento nell’ottimizzare l’acquisizione della massa ossea, per evitare poi rischi maggiori nell’età adulta.
Uno studio condotta presso l’Università di Pisa che ha coinvolto 650 soggetti (fra bambini ed adolescenti) che non erano stati supplementati con vitamina D, ha evidenziato che la deficienza di vitamina D era presente nel 50% dei pazienti analizzati. Questi dati confermano che il ruolo del pediatra è quello di individuare i fattori di rischio (obesità, stagionalità, assenza di supplementazione) nei bambini e negli adolescenti, in modo da trovare delle strategie efficaci di supplementazione.
Pubblicato mercoledì 19 giugno 2013
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