Supplementazione vitamina D e perdita di peso sinergizzano contro citochina pro-infiammatoria



E’ già noto in letteratura come l’obesità e l’ipovitaminosi D siano associate al rischio di insorgenza di alcune forme tumorali (1).

I meccanismi sottostanti che legano l’adiposità al rischio oncologico sono ancora sconosciuti, ma è probabile che il microambiente tissutale tipico del soggetto obeso sia coinvolto nell’alterazione di un certo numero di sistemi, quali i pathways infiammatori (2), e nell’espressione di adipochine, secrete dal tessuto adiposo, come l’adiponectina e la leptina.

La risposta infiammatoria è mediata da citochine, che possono promuovere (CRP, IL1b, TNF-alfa) o sopprimere lo stato infiammatorio ed è noto come alcune citochine – IL1b e IL6 – siano state implicate nell’eziologia di alcune forme tumorali (3).

 

La condizione di ipovitaminosi D – rilevata mediante determinazione dei livelli del metabolita 25(OH)D – è definita da livelli di 25(OH)D compresi nel range <10 ng/mL – <20 ng/mL e alcuni studi suggeriscono che possa essere associata ad un incremento dei livelli circolanti di marker infiammatori (4). Altri studi, invece, hanno documentato come una riduzione ponderale si associ ad una riduzione dello stato infiammatorio e delle adipochine (5).

Fino ad ora, però, mancavano studi che verificassero se la somministrazione di vitamina D potesse essere in grado di aumentare l’effetto della riduzione ponderale sui biomarkers e le adipochine.

 

A questo gap di conoscenze ha cercato di rimediare uno studio di recente pubblicazione online sulla rivista Cancer Prevention Research (6), condotto in donne anziane in sovrappeso e livelli insufficienti di vitamina D, che avrebbe dimostrato come la perdita di peso, accoppiata alla supplementazione vitaminica, sarebbe in grado di ridurre i livelli della citochina pro-infiammatoria IL-6 in misura più rilevante del solo intervento di riduzione ponderale. Ciò, quindi, fornirebbe un possibile ulteriore razionale alla supplementazione vitaminica.

Lo studio in questione ha reclutato 218 donne in postmenopausa (età media= 59,6 anni), in sovrappeso o francamente obese sulla base di valori di BMI >25 kg/m² (BMI medio= 32,4 kg/m²), con livelli insufficienti di 25(OH)D, compresi tra 10 e 32 ng/mL.

Tutte le donne reclutate nello studio hanno partecipato ad un programma integrato annuale basato su dieta ed attività fisica. Quest’ultima prevedeva lo svolgimento di esercizi di entità moderata-elevata per una media di 45 minuti ogni giorno, per 5 giorni alla settimana.

Le donne ammesse alla randomizzazione sono state assegnate, secondo uno schema di randomizzazione 1:1, al trattamento con supplementazioni di colecalciferolo 2.000 UI/die o a placebo.

I ricercatori hanno misurato, al contempo, i livelli sierici di adiponectina, leptina, TNF-alfa, IL-6, IL-1b, IL-8 e IL-10 e calcolato un punteggio composito infiammatorio.

I risultati del trial, a 12 mesi, non hanno documentato differenze significative tra gruppi relativamente alle differenze dei livelli dei parametri sopra-indicati.

Un’analisi stratificata delle donne sottoposte a supplementazione vitaminica ha mostrato, però, che le riduzioni dei livelli di IL-6 erano significativamente maggiori nel gruppo che andava incontro a riduzione ponderale del 5%-10% rispetto alle condizioni iniziali rispetto a quelle che non perdevano o, al contrario, andavano incontro ad incremento ponderale (37,3% vs 17,2%; p=0,004).

La riduzione dei livelli di IL-6 si attenuava, però, nelle donne sottoposte a supplementazione vitaminica con riduzioni ponderali >10% (17,3% vs 13,6%; P = 0,02).

Altre analisi hanno rivelato che il ruolo della supplementazione vitaminica sui livelli di IL-1b era pressochè ininfluente, dopo stratificazione in base alla riduzione ponderale, come pure sui livelli di TNF-alfa, IL-10, IL-8, adiponectina, leptina e su uno score infiammatorio composito.

Nel commentare i risultati, gli autori dello studio sottolineano che le evidenze disponibili provenienti dal trial suggeriscono la presenza di livelli più bassi di vitamina D nei soggetti in sovrappeso in ragione del depositarsi della vitamina – lipofila – nel tessuto adiposo, con conseguente riduzione della sua biodisponibilità.

Convengono, tuttavia, nel rilevare che un importante limite metodologico dello studio consiste nel fatto che tutti i partecipanti al trial andavano incontro ad un programma di riduzione ponderale e che, quindi, non è stato possibile determinare gli effetti indipendenti della supplementazione vitaminica sull’outcome prefissato. Non è chiaro, quindi, se gli effetti sull’outcome prefissato siano dovuti alla vitamina D in sé o siano legate, invece, alle variazioni nella dieta intervenute a seguito del programma di riduzione ponderale intrapreso.

In conclusione, la supplementazione, per 12 mesi, di colecalciferolo, in combinazione con un programma di riduzione ponderale in donne in postmenopausa in sovrappeso o francamente obese non è risultata associata ad una riduzione complessiva delle citochine infiammatorie rispetto alle donne sottoposte solo a programma di riduzione ponderale. Ciò nonostante, le partecipanti allo studio che presentavano una riduzione ponderale pari, almeno, al 5% rispetto alle condizioni iniziali ed erano al contempo sottoposte a supplementazione vitaminica, hanno sperimentato una riduzione dei livelli della citochina pro-infiammatoria IL-6 superiore a quella rilevata nel gruppo placebo. Sono ora necessari nuovi studi che approfondiscano le conoscenze sulla relazione tra supplementazione vitaminica e riduzione ponderale e ne chiariscano la natura (nesso di casualità o causa-effetto) in relazione all’outcome considerato (riduzione stato infiammatorio).

Bibliografia

  1. Reeves GK et al. Cancer incidence and mortality in relation to body mass index in the Million Women Study: cohort study. BMJ 2007;335:1134.

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  1. Coussens LM et al. Inflammation and cancer. Nature 2002;420:860–

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  1. Mitchell AJ et al. Prevalence of depression, anxiety, and adjustment disorder in oncological, haematological, and palliative-care settings: a meta-analysis of 94 interview-based studies. Lancet Oncol 2011;12:160–

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  1. Norman AW et al. 13th Workshop consensus for vitaminDnutritional guidelines. J Steroid Biochem Mol Biol 2007;103:204–

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  1. Imayama I et al. Effects of a caloric restriction weight loss diet and exercise on inflammatory biomarkers in overweight/obese postmenopausal women: a randomized controlled trial. Cancer Res 2012;72:2314–

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  1. Duggan C et al. Effect of Vitamin D3 Supplementation in Combination with Weight Loss on Inflammatory Biomarkers in Postmenopausal Women: A Randomized Controlled Trial. Cancer Prevention Research. (2015) (epub ahead-of-print)

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