Supplementazione di vitamina D inefficace contro l’ipertensione arteriosa



Stando ai risultati di una recente metanalisi, pubblicata online sulla rivista JAMA Internal Medicine (1), la supplementazione con vitamina D non sarebbe efficace nell’abbassare la pressione arteriosa e, quindi, tale misura non dovrebbe essere utilizzata per il controllo pressorio.

In letteratura è noto da tempo come bassi livelli ematici di idrossivitamina D [25(OH)D] si associno a ipertensione. La spiegazione di questa associazione va ricercata nella presenza di recettori della vitamina (VDR) a livello delle cellule muscolari lisce e delle cellule endoteliali. A ciò si aggiungano gli effetti benefici della vitamina sulla funzione endoteliale nonché la capacità dell’ormone di ridurre la produzione di citochine pro-inflammatorie e l’attività del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAA).

Cinque anni orsono, i risultati di un’altra metanalisi sull’argomento avevano suggerito, in effetti, un piccolo ma significativo effetto benefico della supplementazione vitaminica contro l’aumento della pressione arteriosa (2). Gli studi di intervento allora disponibili, tuttavia, non avevano confermato il vantaggio della supplementazione vitaminica in questo contesto.

Di qui la decisione alla realizzazione del nuovo lavoro di metanalisi, che ha passato in rassegna i più recenti dati provenienti dai trial clinici, utilizzando sia i dati disponibili a livello del singolo trial che quelli disponibili per il singolo paziente.

A tal scopo, è stata condotta, innanzitutto, una rassegna sistematica della letteratura sui principali database biomedici disponibili (MEDLINE, EMBASE, Cochrane Register of Controlled Trials), integrata da una ricerca manuale esperta di tutti gli articoli pubblicati sull’associazione “vitamina D-ipertensione” tra il 1966 e il 2014. E’ stata condotta, inoltre, come integrazione, una ricerca ulteriore sull’argomento utilizzando Google allo scopo di reperire la letteratura grigia sull’argomento.

L’analisi a livello di trial ha incluso 46 trial clinici (per un totale di 4.541 individui), mentre quella a livello individuale ha incluso 27 trial (per un totale di 3.092 individui).

I risultati della metanalisi a livello di trial hanno documentato l’assenza di effetti della vitamina D sia sulla pressione sistolica (effect size= 0,0 mm Hg; IC95%= −0,8 – 0,8 mm Hg; P = 0,97) che su quella diastolica (effect size= −0,1 mm Hg; IC95%? −0,6 – 0,5 mm Hg; P = 0,84). Lo stesso trend è stato confermato con la metanalisi a livello individuale (pressione sistolica: effect size= −0,5 mm Hg; IC95%= −1,3 – 0,4 mm Hg; P = 0,27; pressione diastolica: effect size= 0,2 mm Hg; IC95% = −0,3 – 0,7 mm Hg; P = 0,38).

Infine, l’analisi per sottogruppi ha mostrato l’assenza di differenze significative in merito all’associazione sopra citata tra pazienti diabetici e non diabetici, pazienti in terapia o meno con ACE-inibitori, come pure tra subgroups in base ai livelli pressori inziali o a quelli di 25(OH)D.
Tra i limiti riconosciuti dello studio vi erano l’inclusione di trial in larga parte monocentrici e con un numero complessivo di pazienti non superiore a 1.000, non tutti di eccelsa qualità metodologica. Inoltre, ricordano gli autori, la presenza di fattori confondenti potenziali (età, obesità, fumo, sedentarietà) potrebbe aver influenzato negativamente i livelli di vitamina D e predisposto all’ipertensione. Non si può escludere, inoltre, che l’ipovitaminosi D documentata in questi pazienti sia il risultato, piuttosto che la causa di malattia.

In conclusione, “…i risultati di questo studio non supportano l’impiego della vitamina D o dei suoi analoghi come trattamento individuale o come intervento di popolazione dell’ipertensione – scrivono gli autori. – La mancanza di efficacia della supplementazione con vitamina D sulla pressione arteriosa depone, dunque, a sfavore anche della misurazione di routine dei livelli di 25(OH)D nei pazienti ipertesi”.

1. Beveridge LA et al. Effect of Vitamin D Supplementation on Blood PressureA Systematic Review and Meta-analysis Incorporating Individual Patient Data. JAMA Intern Med. Published online March 16, 2015. doi:10.1001/jamainternmed.2015.0237
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2. Witham MD et al. Effect of vitamin D on blood pressure: a systematic review and meta-analysis. J Hypertens. 2009;27(10):1948- 1954.
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