Sindrome delle gambe senza riposo e qualità del sonno, postulata associazione con deficit di vitamina D



L’ipovitaminosi D sembra essere associata ad una maggiore suscettibilità di sviluppo della sindrome delle gambe senza riposo (RLS) e ad una cattiva qualità del sonno.
Queste le conclusioni di uno studio pubblicato sulla rivista Acta Neurologica Belgica (1), che sembra suffragare osservazioni precedenti di letteratura.

In letteratura non sono molte le evidenze disponibili relative all’esistenza di un’associazione tra i livelli di vitamina D e gli outcomes legati alla qualità del sonno. Allo stato attuale, non è possibile ancora stabilire un nesso causa-effetto tra i 2 fenomeni osservati.
Tuttavia, si stanno accumulando osservazioni che mostrano come il sonno sia legato all’assunzione di particolari nutrienti, tra i quali la vitamina D.
A tal riguardo, un recente studio che ha utilizzato i dati provenienti dal NHANES (National Health and Nutrition Examination Survey), un programma USA avente lo scopo di valutare salute e abitudini alimentari, ha dimostrato come un’assunzione elevata di vitamina D si associa ad una riduzione del 16% dei problemi legati alla continuità e alla qualità del sonno notturno (2).

A ciò si aggiungano i risultati di un sottostudio del trial MESA (Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis), pubblicati online ahead-of-print sulla rivista Sleep (3), che sembrano suggerire l’esistenza di una blanda correlazione tra i livelli ematici di idrossivitamina-D [25(OH)D] ed alcuni outcomes legati al sonno (continuità, qualità e sintomatologia associata), in parte sostenuta dall’etnia di appartenenza.
La sindrome delle gambe senza riposo (RLS) è una malattia neurologica cronica i cui sintomi si verificano a riposo: il paziente affetto muove gli arti inferiori per trovare sollievo e conforto a dolore e fastidi alle gambe.

Compare di solito dopo i 40-45 anni e affligge il 5-10% della popolazione adulta, con un rapporto donne/uomini di circa 2:1.
E’ noto come la vitamina D sia in grado di incrementare i livelli di dopamina e dei suoi metaboliti a livello cerebrale e di proteggere i neuroni dopaminergici contro le tossine dopaminergiche.

Obiettivo dello studio, pertanto, è stato quello di valutare la frequenza e la severità dei sintomi di RLS nonché la qualità del sonno in presenza di una condizione di deficit di vitamina D.
A tal scopo sono stati selezionati 102 pazienti, 57 dei quali affetti da ipovitaminosi D e 42 con livelli vitaminici nella norma.
E’ stata posta diagnosi di RLS in base ai criteri diagnostici dell’International RLS Study Group (IRLSSG), mentre la severità della sintomatologia è stata valutata mediante scala di valutazione ad hoc validata da IRLSSG. La qualità del sonno, invece, è stata valutata mediante apposito indice PSQI (Pittsburgh sleep quality index).

I risultati dello studio hanno documentato un’incidenza più elevata di RLS nei pazienti affetti da ipovitaminosi D. La differenza di incidenza tra i 2 gruppi è risultata essere statisticamente significativa (p<0,05). Lo studio, invece, non ha dimostrato l'esistenza di differenze statisticamente significative tra i 2 gruppi in relazione alla severità della sintomatologia (monitorata tramite scala validata da IRLSSG) (p<0,05). Nel complesso, i risultati dello studio suffragherebbero l'ipotesi di una maggiore frequenza e severità della RLS nei pazienti con ipovitaminosi D ed indicano un effetto negativo della condizione di deficit vitaminico sui parametri legati al sonno. 1. Cakir T et al. An evaluation of sleep quality and the prevalence of restless leg syndrome in vitamin D deficiency. Acta Neurol Belg. 2015 Apr 23. [Epub ahead of print] Leggi

2. Grandner MA et al. Sleep symptoms associated with intake of specific dietary nutrients. J Sleep Res. 2014 Feb;23(1):22-34. doi: 10.1111/jsr.12084. Epub 2013 Sep 2.
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3. Bertisch SM et al. 25-Hydroxyvitamin D Concentration and Sleep Duration and Continuity: Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis. Sleep. 2014 Dec 29. pii: sp-00547-14. [Epub ahead of print]
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