Linfoma follicolare, possibile legame tra bassi livelli di vitamina D e bassa sopravvivenza



Livelli bassi di vitamina D potrebbero essere associati a una sopravvivenza inferiore nei pazienti con un linfoma follicolare, naïve ai trattamenti. A suggerirlo sono i risultati di un’analisi prospettica di due coorti di pazienti trattati negli studi con il regime CHOP (ciclofosfamide, doxorubicina, vincristina e prednisone) e un anticorpo monoclonale anti-CD20. Il lavoro è stato da poco pubblicato sul Journal of Clinical Oncology.

Analizzando i pazienti degli studi SWOG S9800, S9911, S0016 o e dello studio Lymphoma Study Association (LYSA) PRIMA, Jennifer L. Kelly, del Wilmot Cancer Center dell’Università di Rochester, e i colleghi hanno trovato nei pazienti con livelli insufficienti di vitamina D una sopravvivenza libera da progressione (PFS) da 1,5 a 2 volte peggiore rispetto ai pazienti con livelli più elevati di vitamina D. Nella coorte SWOG, l’insufficienza di vitamina D è risultata correlata anche a una sopravvivenza globale (OS) significativamente peggiore.

“Le nostre osservazioni indicano che l’insufficienza di vitamina D è importante per gli esiti del linfoma follicolare, e l’impatto sulla sopravvivenza confermato in due coorti indipendenti suggerisce che si tratta di un fattore predittivo affidabile per i pazienti con linfoma follicolare in trattamento con la terapia R-CHOP” scrivono la Kelly e i colleghi. “Aggiunti alle prove crescenti a supporto dell’importanza della vitamina D in altri sottotipi di linfoma, questi risultati giustificano ulteriori indagini”aggiungono i ricercatori.

I partecipanti arruolati negli studi SWOG erano soggetti colpiti da un linfoma follicolare non trattati in precedenza e sottoposti alla chemioterapia con il regime CHOP più un anticorpo anti-CD20 (rituximab o tositumomab marcato con iodio-131) tra il 1998 e il 2008. In quest’analisi, la carenza di vitamina D è stata definita come un livello < 20 ng/dl e il 15% dei pazienti della coorte è risultato carente di vitamina D.

Seguendo i 183 pazienti per una mediana di 5,4 anni, i ricercatori hanno evidenziato nei soggetti con un deficit di vitamina D una PFS significativamente peggiore (hazard ratio, HR, 2; P = 0,011) e un’OS significativamente peggiore (HR 3,57; P = 0,003), rispetto ai pazienti con livelli più alti di vitamina D.

“L’entità e la significatività di queste associazioni si sono mantenute anche dopo aver stratificato le analisi in base al trial e aggiustato i dati in base all’indice prognostico (IPI), al BMI, alla zona di arruolamento e alla latitudine,” correzione che ha portato a un HR aggiustato di PFS pari a 1,97 e un HR di OS pari a 4,16 per i soggetti con una carenza di vitamina D.

I pazienti della seconda coorte, la coorte LYSA, erano soggetti con un linfoma follicolare anche’essi naive al trattamento, trattati durante lo studio con rituximab più la chemioterapia (e assegnati in modo casuale al mantenimento con rituximab verso la sola osservazione) tra il 2004 e il 2007). In questo caso, , la carenza di vitamina D è stata definita come un livello < 10 ng/dl e 25% dei 240 pazienti di questa coorte (provenienti da Francia, Belgio e Australia) sono stati classificati come aventi una carenza della vitamina.

Dopo un follow-up mediano di 6,6 anni, i pazienti con un deficit di vitamina D della coorte LYSA hanno mostrato una PFS significativamente peggiore (HR 1,66; P = 0,013), mentre la differenza in termini di OS non è risultata significativa (HR 1,84; P = 0,14) rispetto ai pazienti con livelli normali di vitamina D.

“Anche se nella coorte LYSA non si è raggiunta la significatività statistica, le stime coerenti di un’associazione tra i livelli bassi di vitamina D e outcome del linfoma follicolare in due coorti indipendenti suggeriscono che la vitamina D sierica potrebbe essere il primo fattore potenzialmente modificabile associato alla sopravvivenza nei pazienti affetti da linfoma follicolare” scrivono la Kelly e i colleghi.

Inoltre, alla luce dei risultati ottenuti, gli autori concludono sono necessarie ulteriori indagini per determinare gli effetti della supplementazione con vitamina D in questo settting clinico e capire se tale intervento possa essere un’opzione terapeutica interessante per cambiare in ultima analisi la storia naturale di questa malattia ancora incurabile.

Alessandra Terzaghi

J.L. Kelly, et al. Low Serum Vitamin D Levels Are Associated With Inferior Survival in Follicular Lymphoma: A Prospective Evaluation in SWOG and LYSA Studies. J Clin Oncol. 2015; doi. 10.1200/JCO.2014.57.5092.
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