Asma pediatrico, possibile calo delle riacutizzazioni con supplementazione di vitamina D



La supplementazione di vitamina D potrebbe ridurre le riacutizzazioni asmatiche nei bambini, stando ai risultati di una revisione sistematica e metanalisi pubblicata di recente su PLoS One. Tuttavia, segnalano gli autori, le evidenze al riguardo sono di qualità limitata.

Il lavoro ha preso le mosse dalla constatazione che ci sono evidenze crescenti secondo le quali la vitamina D giocherebbe un ruolo nella patogenesi dell’asma. Tuttavia, spiegano gli autori nell’introduzione, non è chiaro se una supplementazione durante l’infanzia possa migliorare gli outcome.

Per saperne di più, i ricercatori, coordinati da Bruno D. Riverin, del reparto di pediatria Montreal Children’s Hospital della McGill University, hanno effettuato una revisione sistematica e una metanalisi di studi randomizzati e controllati in cui si era paragonata la supplementazione di vitamina D con un confronto attivo o un placebo come trattamento per l’asma infantile.

Scandagliando nei database MEDLINE, EMBASE, CINAHL e CENTRAL, Riverin e i colleghi hanno identificato otto studi randomizzati e controllati (di cui uno a gruppi paralleli e un altro con disegno crossover) che avevano coinvolto in totale 573 bambini asmatici di età compresa tra 3 e 18 anni.

Gli studi inclusi contenevano i dati relativi agli accessi in pronto soccorso e ai ricoveri, scelti come misure di outcome principali. Come outcome secondari sono stati valutati la frequenza delle esacerbazioni dell’asma, i punteggi dei sintomi asmatici, I parametri di funzionalità polmonare, l’utilizzo di beta2-agonisti e/o di steroidi, i livelli di 25-idrossivitamina D e gli eventi avversi.

Sei degli otto studi avevano come endpoint primari misure di outcome correlati all’asma e due avevano arruolato bambini con asma di nuova diagnosi.

Uno studio su 100 bambini ha evidenziato che in quelli trattati con la vitamina D il numero di accessi al pronto soccorso è stato significativamente inferiore; tuttavia, questo era l’unico degli otto trial in cui il numero di visite al pronto soccorso e i ricoveri rappresentavano l’endpoint primario.

Un’analisi combinata dei risultati di tre studi che hanno coinvolto nell’insieme 378 bambini ha evidenziato una riduzione del rischio di riacutizzazioni asmatiche (RR 0,41; IC al 95% 0,27-0,63) in quelli sottoposti alla supplementazione di vitamina D.

In base ai risultati della metanalisi, invece, l’assunzione di vitamina D non sembra aver avuto effetti significativi sui sintomi asmatici o sulla funzionalità polmonare.

Come atteso, I livelli di 25(OH)D nel siero alla fine dell’intervento (misurati in cinque studi) sono risultati più alti nei pazienti sottoposti alla supplementazione vitaminica.

“Gli studi randomizzati e controllati forniscono alcune prove di bassa qualità a sostegno della supplementazione di vitamina D per la riduzione delle esacerbazioni asmatiche. Le evidenze sui benefici della supplementazione di vitamina D su altri outcome correlati all’asma nei bambini sono limitate o non conclusive” scrivono Riverin e colleghi. Pertanto, aggiungono gli autori, “si raccomanda che gli studi futuri si concentrino su outcome rilevanti per i pazienti che siano comparabili tra i vari studi, comprese le definizioni standardizzate delle esacerbazioni asmatiche”.

Alessandra Terzaghi

B.D. Riverin, et al. Vitamin D Supplementation for Childhood Asthma: A Systematic Review and Meta-Analysis. PLoS One. 2015;doi:10.1371/journal.pone.0136841.
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