Mese di nascita neonato e utilità supplementazione mamme in gestazione: esiste un legame?



La supplementazione di vitamina D durante la gestazione non migliora significativamente la massa ossea nei neonati, presi nel complesso, rispetto al placebo. Tuttavia, è stata documentata l’esistenza di una correlazione tra la stagione di nascita dei neonati e il beneficio osseo derivante dalla supplementazione materna, beneficio che diventa significativo nella prole nata nei mesi invernali.

Queste le conclusioni principali del trial MAVIDOS (the Maternal Vitamin D Osteoporosis Study), pubblicate su Lancet Diabetes and Endocrinology, che suggeriscono un vantaggio della supplementazione vitaminica materna esteso alla progenie solo quando il parto avviene nei mesi invernali.

Perchè supplementare le donne in gravidanza? Razionale dello studio MAVIDOS
La vitamina D è considerata importante per la regolazione dei livelli di calcio, e il deficit materno di vitamina D è stato associato, in molti studi, ad una cattiva formazione ossea nel feto in corso di sviluppo, nonché ad un incremento del rischio di insorgenza di alcune patologie quali il rachitismo in età pediatrica e l’osteoporosi in età avanzata.
La letteratura, invece, fornisce dati contrastanti in merito alle associazioni tra lo status vitaminico materno e lo sviluppo osseo fetale intrauterino.

“Il principale determinante delle concentrazioni di 25(OH)D nella maggior parte delle popolazione del globo è rappresentato dall’esposizione cutanea ai raggi solari UVB, che varia in modo considerevole con l’alternarsi delle stagioni nelle zone a clima temperato, ricordano gli autori nell’introduzione al lavoro.”

“Differenze stagionali di contenuto minerale osseo neonatale – continuano gli autori – sono state ampiamente documentate in letteratura, con effetti potenzialmente modificati dalla supplementazione di vitamina D. Inoltre, l’esposizione materna ai raggi solari UVB durante la gravidanza è stata associata positivamente con la massa ossea in età pediatrica, anche se non tutti gli studi presenti in letteratura hanno documentato un beneficio derivante dalla presenza di concentrazioni più elevate di 25(OH)D in gravidanza sulla salute scheletrica nell’infanzia”.

Per dirimere la questione è stato implementano lo studio MAVIDOS, un trial avente lo scopo di verificare se i neonati partoriti da donne sottoposte a supplementazione vitaminica D in gravidanza presentassero, alla nascita, livelli maggiori di contenuto minerale osseo (BMC) in toto rispetto alle donne partorienti non sottoposte ad intervento di supplementazione vitaminica.
Altro obiettivo dello studio è stato quello, invece, di verificare l’esistenza di una correlazione tra la stagione di nascita e l’efficacia dell’intervento di supplementazione vitaminica.

Lo studio, un trial multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato vs placebo, ha reclutato 1.000 donne in gravidanza, con concentrazioni di 25(OH)D comprese tra 25 e 100 nmol/L tra la decima e la 17esima settimana di gestazione.
Le donne reclutate nello studio sono state randomizzate al trattamento con colecalciferolo (vitamina D3) 1.000 UI/die o a placebo, per os, dalla 14esima settimana di gestazione fino al parto.
L’outcome primario dello studio era costituito dal BMC neonatale, valutato entro le prime 2 settimane dalla nascita mediante DEXA, insieme ad altri outcome di safety.

I risultati relativi all’outcome primario non hanno mostrato l’esistenza di differenze significative tra il BMC dei neonati partoriti da madri sottoposte a supplementazione vitaminica nel corso della gravidanza rispetto a quelle che assumevano placebo (61,6 g vs 60,5 g).
Tuttavia, analizzando l’outcome secondario prespecificato dei neonati partoriti durante i mesi invernali, è emersa una differenza statisticamente significativa in termini di BMC, tra i neonati partoriti da madri supplementate in gravidanza rispetto a quelle trattate con placebo (63 g vs 57,5 g; p=0,04).

Cosa suggeriscono i risultati di questo studio?
Nel commentare i risultati, gli autori dello studio, ricordando che la supplementazione con vitamina D3 1000 IU/die è molto efficace nell’incrementare i livelli di vitamina D nelle donne in gestazione, hanno sottolineato come “…più dell’80% delle donne sottoposte a supplementazione vitaminica mostrava livelli soddisfacenti di vitamina D, quando questi erano misurati alla fine della gravidanza, ovvero quella fase in cui la maggior parte del calcio minerale osseo viene trasferito dalla madre al figlio per aumentare la forza dell’osso. Nel gruppo placebo, invece, la percentuale di donne con livelli di vitamina D soddisfacenti era pari al 35% alla fine della gravidanza.

Non solo: nelle madri che partorivano in inverno, le concentrazioni di vitamina D crollavano dalla 14esima alla 34esima settimana di gestazione nel gruppo placebo, per innalzarsi, invece, nel gruppo sottoposto a supplementazione vitaminica.

“Questi risultati – concludono gli autori – se verranno confermati dal completamento della fase di estensione del follow-up del trial – suggeriscono come la supplementazione di vitamina D potrebbe controbilanciare la caduta dei livelli normali di vitamina D, causata dalla mancanza di luce solare, quando il parto si verifica nei mesi invernali, ed arrestare, pertanto, la tendenza, per questi neonati, ad avere valori di densità ossea inferiori rispetto a quelli rilevati nei neonati partoriti nei mesi estivi”.

Bibliografia
Cooper C et al. Maternal gestational vitamin D supplementation and off spring bone health (MAVIDOS): a multicentre, double-blind, randomised placebo-controlled trial. Lancet Diabetes Endocrinol. Published March 1, 2016.
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